Date 31/7/2014
Itinerario
per la partenza occorre arrivare alla località di Cima
Sappada dalla quale si seguono le indicazioni per il rifugio
Sorgenti del Piave (m.1830)
Percorso
la montagna è interamente in territorio veneto, ma è
facilmente raggiungibile dalle vicine località friulane; per
facilità di organizzazione del sito è al momento inserita
tra le escursioni effettuate in Friuli. I percorsi per
arrivare alla veta sono diversi sia per tipologia sia per
lunghezza: uno è la cresta ovest che è stata percorsa in
questa occasione, il sentiero normale con possibile variante
per un ripido canale ed una ferrata. Tutti gli itinerari
partono dal rifugio Sorgenti del Piave, dove si trova anche
una piccola cappelletta; il percorso che segue la cresta
ovest parte vicino alla cappelletta inoltrandosi all'interno
di un bosco, con un inizio abbastanza pianeggante per poi
diventare più ripido via via che ci si avvicina all'uscita
che è a quota m.2000 circa, Da questo punto il sentiero
prosegue su roccette e pietrame fino alla vetta; poco dopo
l'uscita dal bosco si supera un breve passaggio di I grado
non eccessivamente esposto, per poi proseguire su brevi
tornanti e tratti più rettilinei fino ad un altro passaggio
di I grado leggermente esposto e dove occorre un pò di
attenzione. Si continua, sempre su pietrame e roccette,
risalendo il crinale con alcuni tornanti fino alla vetta
(2h30' dalla partenza) dove il panorama si apre a 360 gradi
e si trovano due croci e la stuatua di una Madonna. Il
sentiero è bene segnalato con bolli rossi e poco prima della
cima si notano i resti di antiche opere militari della Prima
Guerra Mondiale.
Per
il ritorno si può seguire il sentiero normale oppure
scendere per un canale attrezzato con cavi. Dalla cima
si segue la traccia di sentiero che porta in direzione
opposta rispetto al punto di arrivo; si prosegue per
alcuni minuti fino ad incontrare un punto dove si
trovano alcune targhe: una di questa riporta una frase
di Giovanni Paolo II che il 20 luglio 1988 percorse il
sentiero che sale dal rifugio Calvi fino alla cima del
monte Peralba. Per questo evento il sentiero viene ora
chiamato "Il Sentiero del Papa"; quel giorno il Papa
arrivò con il fuoristrada fino al rifugio e da qui alla
vetta; al ritorno si fermò al rifugio Calvi.
Dal punto dove si trovano le targhe partono due diversi
sentieri: scendendo quello a sinistra si percorre il
sentiero normale mentre procedendo sull'altro, si arriva
al canale attrezzato con cavi. Il canale è abbastanza
ripido e si può trovare neve anche ad estate avanzata; è
un tratto abbastanza ripido ed anche la parte successiva
a dove finisce il cavo presenta una buona pendenza e
occorre scendere con attenzione. A quota m.2280 (1h30'
circa dalla cima) si incontrano alcuni segnali, uno dei
quali indica la direzione per il rifugio Calvi mentre
poco sopra si notano i resti di una costruzione militare
che era probabilmente adibita ad alloggio. Si supera un
breve saliscendi per iniziare a percorrere un rratto più
pianeggiante fino a scendere al rifugio Calvi (m.2184,
40'); qui una sosta è quasi d'obbligo anche per leggere
i pannelli con la descrizione del "Sentiero del Papa" e
le indicazioni che permettono di salire al punto di
attacco della ferrata. Vicino al rifugio si nota un
colle dove sono presenti altre opere militari, che
meritano di essere visitate. La discesa prosegue in
parte lungo la larga sterrata utilizzata dai mezzi
fuoristrada per arrivare al rifugio, fino ad incontrare
in prossimità di una curva l'indicazione, sulla
destra, dove si entra nel bosco per fare ritorno al
rifugio Sorgenti del Piave.
L'escursione
è molto bella e varia, anche per la possibilità di
salire seguendo percorsi diversi e l'ambiente risulta
molto suggestivo.
Cartografia:
Tabacco, cartina 09 scala 1:25000
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