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Itinerario
Storico Colombiano
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Posizione
geografica Appennino Ligure |
Dislivello
1000-1200 m. circa, sviluppo 20-22 km |
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Difficoltà E |
Tempo complessivo 7.00 / 8.00 h |
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Traccia GPS sentiero ISC Traccia Gps variante IS1 del monte Cornua |
Data
23/05/2021, 25/3/2023
Percorso
stradale cambia a seconda della partenza: da Genova Quinto o da
Terrarossa di Colombo.
Se la partenza è da Genova, l'inizio del sentiero si trova nel quartiere
di Qunto poco distante dalla stazione dei treni e davanti alla fermata
dell'autobus 15.
Se, Invece, la partenza è da Terrarossa di Colombo si può arrivare in
auto oppure con pullman di linea che partono da Chiavari o Genova ed
arrivano poco distante dalla partenza del sentiero: gli orari aggiornati
sono consultabili sul sito di AMT Genova. Se si sceglie di andare in
auto, sarà poi necessario tornare a recuperarla.
Itinerario
viene descritto il percorso partendo da Terrarossa di Colombo, che
è una frazione del comune di Moconesi.
Il
percorso è piacevole ed in circa 30' si raggiunge il comune di Tribogna
(m.329) ed il suo palazzo comunale; a fianco si nota un pannello che
indica un itinerario denominato "Dei 2 Golfi" che si snoda verso altra
direzione; si attraversa la strada riprendendo il percorso all'interno
del bosco e superando La Crocetta (m.380): lungo questo tratto si
intravedono alcune antiche costruzioni in pietra.
Si
sale ancora fino a Cave Fighetti (m.480, circa 45' da Tribogna) e questo
nome non è casuale, in quanto si possono ancora vedere i resti di
antiche cave di pietra. Un altro pannello indica un itinerario
denominato "Cave Storiche di monte Tuggio"; si prosegue lungo il
sentiero che permette di guardarsi intorno per cogliere queste
particolarità storiche Non è solo un'escursione fine a se stessa ma
anche un percorso nella storia, con altri sentieri che si incrociano a
questo. Il tutto indica un probabile e importante movimento di persone e
merci in queste zone, avvenuto nei decenni e secoli passati.
Proseguendo lungo una bella parte lastricata, si arriva a Passo dei Casetti (m.533) dove il sentiero ne incrocia altri, in particolare con destinazione Uscio; poco distante dal cartello si trova una piccola Madonna dedicata ai Cavatori. Ed ancora, sono vicini i successivi Passo delle Pozzette (m.558), Cave di Monte Rosso (m.550) e Costa di Monte Rosso (m.565) dove si possono vedere i resti di altre antiche cave e attrezzature utilizzate per muovere il materiale estratto.
Si
raggiunge Sella di Monte Rosso (m.549) dopo circa 1/4 del percorso
complessivo e si incrociano altri sentieri prima di arrivare a Colle
Caprile (m.481), dove è presente un breve tratto asfaltato; qui si
seguono le indicazioni per Calcinara e Passo Cordona risalendo alcuni
scalini per riprendere il percorso nel bosco, che permette di arrivare a
La Madonnetta (m.535), così chiamata anche per la presenza di una
Cappelletta eretta come ringraziamento.
Arrivati
in località Calcinara si trova una delle possibili varianti del
percorso: si può seguire il sentiero che passa per il monte Cornua
oppure, poco sopra all'indicazione per il Cornua, continuare sul
sentiero senza effettuare la variante. Occorre prestare un pò di
attenzione perché la parte senza variante non è immediatamente visibile:
occorre portarsi leggermente sopra a dove è indicato il sentiero per il
monte Cornua: questa variante, siglata IS1, aumenta di un poco la
lunghezza complessiva del percorso ma permette, anche, di avere un
cammino più panoramico prima di ricongiungersi al tratto senza variante.
L'itinerario raggiunge Sottocornua (m.560) e la zona intorno anche all'omonimo monte, iniziando a vedere il versante verso il mare. Poco più avanti, seguendo un tratto di asfalto, si raggiunge la Cappelletta degli Alpini e la vicina località di Case Cornua (m.622). Anche in questo punto è presente una variante che permette di evitare la strada asfaltata: entrambi i percorsi arrivano a Case Becco (m.727), dove si trovano altri sentieri provenienti dalla zona intorno a Sori. Si è superata la metà dell'itinerario ed è anche un punto adatto per una sosta.
Si
continua seguendo sempre il segnavia dell'ISC arrivando a San Giacomo di
Pozzuolo (m.730) dove si trovano i resti del Monastero e dell'omonimo
Hospitalis che sono indicati come risalenti al 1200. Adesso il sentiero
passa poco sotto il tratto stradale fino a raggiungere uno slargo
accanto alla strada: Bocchin di Pozzuolo; da qui si continua a Sella di
monte Cordona (m.735) proseguendo lungo la strada asfaltata, oppure con
la variante denominata IS1 che passa sopra alla strada con alcuni brevi
saliscendi su tratto erboso.
Arrivati a Sella di monte Cordona, inizia la discesa verso Nervi e Quinto, lungo un bel crinale che permette di vedere bene il versante marino e quello più a nord verso il monte Fasce ed il monte Moro; si raggiungono Crocetta di monte Giugo (m.486) e Sant'Ilario in corrispondenza della Chiesa di San Rocco (m.206); da qui si può ammirare il monte di Portofino. L'ultima parte scende lungo le creuze (stradine) in mezzo alle case fino al quartiere di Nervi dove si passa accanto all'ingresso di un hotel e su un ponte romanico, arrivando al porticciolo di Nervi. Ancora una brevissima salita, in mezzo alle case, ed iniziano gli ultimi metri fino al quartiere di Quinto dove si trova il pannello di inizio / fine percorso, davanti al caratteristico giardino.
L'itinerario
è una parte di storia antica, di fatica per estrarre pietre e materiali
o fare arrivare le merci da una parte all'altra di questa zona della
Liguria; il percorso non è mai ripido e rappresenta una piacevole
escursione, consigliata nei periodi meno caldi dell'anno. Effettuando le
due varianti nella zona di Cornua il percorso arriva ad essere di circa
22 km e 1.200 m. di dislivello, ma resta immutata la bellezza e varietà
delle zone che si attraversano.
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