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Punta Martin
(m.1001) e monte Penello (m.995)
Zona geografica Alpi Liguri | Dislivello 800 m. da San Carlo di Cese 900 m. da Acquasanta 200 m. da Colle di Praglia 900 m. da Pegli Vetta |
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Difficoltà E / EE secondo il percorso | Tempo complessivo 5.30h da San Carlo di Cese 6.00 h da Acquasanta 4.30 h da Colle di Praglia 6.00 h da Pegli Vetta |
Data 26/11/2006, 6/5/2007, 19/5/2012, 3/7/2022, 22/1/2023, 26/2/2023, 2/4/2023
Itinerario per arrivare a Punta Martin ed al vicino monte Penello dove si trovano due piccoli bivacchi, si possono seguire diversi itinerari; quelli descritti sono tra i più frequentati.
Da San Carlo di Cese (E)
Da Genova Pegli, poco distante dall'uscita dell'autostrada, si seguono le
indicazioni fino a San Carlo di Cese dove si trova, in corrispondenza di
una curva verso destra, un piccolo spiazzo utile per parcheggiare ed in
corrispondenza dell'inizio del sentiero (segnavia "X rossa).
Si parte da quota m.272 seguendo il segnavia "X rossa" e si sale in modo
graduale senza rilevanti tratti ripidi; la prima parte del sentiero è
quasi completamente nel bosco ed occorre attraversare quattro guadi: i
passaggi non sono particolarmente difficoltosi ma occorre prestare
attenzione nei periodi nei quali il torrente porta più acqua. Superato il
quarto ed ultimo guado si procede in costa, al di fuori del bosco, verso
punta Corno (m.849) che si raggiunge dopo circa 1h45' dalla partenza; il
tratto finale presenta un passaggio attraverso facili roccette.
Da punta Corno si segue sempre l'indicazione "X rossa", per circa 30' fino
ad arrivare monte Penello, dove sono presenti due piccoli bivacchi ed una
tavola di orientamento. Dal Penello ancora 20' separano da Punta Martin
(1001 m.) che si raggiunge seguendo un facile e ben tracciato sentiero.
Dalla cima si può ammirare un panorama che spazia verso il mare, Genova e
tutto l'entroterra.
Il ritorno può avvenire lungo il sentiero dell'andata, oppure giunti
nuovamente al monte Penello si può seguire l'indicazione "due linee
verticali rosse" che in circa 1h30' riporta a San Carlo di Cese; la
discesa su questo itinerario non è ripida ed in parte passa all'interno di
un bosco.
Da Acquasanta (E / EE)
Si può arrivare con il treno fino alla stazione dell'Acquasanta e
scendere lungo la strada o i viottoli fino all'omonimo Santuario; il
sentiero inizia sulla sinistra del Santuario. Oppure in auto fino a Voltri
e poi seguendo le indicazioni lungo la statale 546 che portano ad
Acquasanta.
Sulla sinistra del Santuario (m.155) inizia un viottolo che passa
attraverso le case, e sale fino ad un passaggio a livello. Si prosegue per
la parte iniziale del sentiero all'interno della gola che affianca il bel
torrente Rio Baiardetta, raggiungendo dopo circa 30' località Gazeu
(m.290) dove il sentiero si divide e occorre scegliere se proseguire lungo
il percorso, che comprende anche il sentiero Frassati ed arriva alla
Cappelletta della Baiarda, oppure lungo il sentiero di cresta "linea e
punto rossi". Se si segue questo secondo percorso, si ha una prima parte
nel bosco e senza tratti molto ripidi, e la seconda che si apre in cresta
e permette di ammirare il panorama che, nelle giornate più limpide, spazia
fino alle Alpi; nella parte finale occorre prestare attenzione nei
passaggi, di II grado, attraverso rocce. Dal bivio in località Gazeu si
impiega circa 2h30'-2h50' per arrivare alla cima (m.1001).
Il ritorno ad Acquasanta può avvenire anche scendendo verso il vicino
monte Penello, da dove si può tornare verso la Cappelletta della Baiarda
(poco più di 2h), oppure lungo il sentiero E1 con i segnavia "bollo rosso"
(con arrivo a Pegli in circa 2h45') e "rombo rosso" (con arrivo a Prà in
poco più di 2h30') che permette di scendere sino al mare, vicino alle
stazioni ferroviarie.
Da Colle e Pian di Praglia (E)
Da Campomorone si prosegue seguendo le indicazioni per Ceranesi e
quelle successive per San Martino di Paravanico e Piani di Praglia;
sipercorrono alcuni fino al Colle di Praglia dove sulla sinistra,
considerando che si sta salendo, si nota una stradina asfaltata che si
addentra all'interno. Ulteriore riferimento è la vicinanza con alcune
segnalazioni dell'Alta Via dei Monti Liguri.
Si percorre la stradina asfaltata fino ad un primo spiazzo sterrato dove è
già possibile posteggiare; la stradina prosegue per circa un km fino ad un
altro spiazzo sterrato, più grande, dove non si può prosegure oltre per la
presenza di una sbarra. Si notano anche le indicazioni stradali di via
Monte Penello ma che non sono quello che permettono di raggiungere il
monte.
Superata la sbarra, a piedi, inizia la sterrata che si segue fino al monte
Penello (m.936) ed alla vicina Punta Martin (m.1001); le successive
indicazioni permettono di percorrere il sentiero fino a raggiungere le due
mete. E' presente anche l'indicazione E1 che identifica il sentiero
europeo che parte da Capo Nord (Norvegia) e raggiunge Capo Passero
(Sicilia) con una lunghezza di circa 6000 km.
Lungo il percorso si incrocia il sentiero che permette di raggiungere la
Madonna della Guardia e Colle Gandolfi (m.936); si prosegue fino ad
iniziare a vedere i bivacchi del monte Penello (m.995). Qui si incrociano
altri sentieri che arrivano dall'Acquasante e si può proseguire per
raggiungere Punta Martin (m.1001).
Il ritorno avviene lungo il percorso dell'andata.
Da Pegli Vetta (E) (traccia gps)
La partenza avviene dal posteggio accanto alla Batteria G.Mameli
ed i vicini parco avventura e centro addestramento cinofilo; qui si arriva
percorrendo via Salgari e via Ungaretti: dopo essere passati sotto ad un
ponte si svolta a sinistra portandosi a posteggiare accanto alla batteria
militare.
Dal posteggio (m.120 circa) si percorre la strada asfaltata, superando il centro di addestramento cinofilo, fino ad incontrare sulla destra un cartello che indica Punta Martin con segnavia "bollo rosso pieno"; si percorre il primo tratto passando accanto ad alcune case e dopo averle superate si arriva su sentiero sterrato. Si segue il segnavia facendo attenzione in corrispondenza di alcuni bivii dove non risulta sempre bene visibile; il sentiero sale graduale e non ripido, alternando tratti nel bosco ad altri con panorama verso il mare fino al punto denominato Pian delle Monache (m.324).
Si prosegue nel bosco sempre in leggera ascesa e con panorama che a tratti si apre sulle riviere Liguri; il sentiero non presenta difficoltà e permette di raggiungere Cian de Figge (m.600) dove si incontrano i sentieri che arrivano da Prà e Voltri ed alcuni tavoli in legno. Dopo pochi minuti il "bollo rosso pieno" porta ad incontrare un bivio dove in questa occasione, si è svoltato a destra continuando all'interno di un bosco prima di uscirne ed incontrare una caratteristica costruzione in pietra usata come riparo e che viene chiamata "baracca da pria" (pria in dialetto genovese significa pietra). Da questo punto il sentiero si allarga e diventa un'ampia sterrata che sale verso il monte Penello (m.998) passando poco distante dai bivacchi presenti su questa cima; si arriva sul crinale che porta a Punta Martin (m.1001) raggiungendo le roccette finali e la croce di vetta.
Dalla vetta si può tornare al monte Pennello ed approffittare dei bivacchi per una sosta; la zona è spesso ventosa e non è raro trovarla imbiancata dalla neve.
Il ritorno può avvenire ripetendo il percorso dell'andata oppure scendere verso la Cappelletta della Baiarda: dalla costruzione in pietra si segue il segnavia "tre bolli rossi" scendendo fino al Colle della Baiarda: un piccolo pianoro dove si trovano alcune indicazioni e dove si continua lungo il segnavia "quadrato rosso pieno" con tratti nel bosco ad altri più aperti, fino a ritrovare il bivio incontrato in salita poco distante da Cian delle Figge. Da questo punto si segue il percorso effettuato all'andata fino a tornare alla partenza.
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