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Bric Conoia
(m.2521)
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Posizione
geografica Val
Tanaro |
Dislivello
1.300 m. |
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Difficoltà EE |
Tempo complessivo 6.30 h |
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Data
30/9/2018, 20/10/2018
Percorso
stradale uscita autostradale di Ceva, da dove si seguono le
indicazioni per Garessio ed in successione Ormea e Viozene dove si
posteggia accanto ad una Chiesa, vicino all'inizio del sentiero
Itinerario
dal posteggio (m.1250 circa) si sale passando in mezzo alle case della
località, fino a lasciarle alle spalle ed imboccare il sentiero che sale
verso il rifugio Mongioie; si arriva a Pian Rosso (m.1550) dove si
incontra un segnavia a pochi minuti dal rifugio. Si continua, invece,
sullo stretto sentiero (con numerazione A7) che risale la parte prativa
del vallone e dopo una lunga serie di tornanti conduce a Pian dell'Olio
(m.2083) dove è presente un altro cartello. Lungo tutta questa parte di
salita ma, soprattutto, arrivati in questo punto vale la pena concedersi
una vista sul panorama verso la salita appena fatta e sulle pareti di
Rocche del Garbo.
Il successivo vallone si apre con il sentiero che ne fa percorrere la
prima parte quasi pianeggiante, per poi iniziare a salire tra pendii
erbosi e roccette che portano verso il colletto denomnato Bocchin
dell'Aseo (m.2292); non molto prima di raggiungere questo punto, dal
quale si può raggiungere il vicino Mongioie,
si arriva in leggera pianura dove si trovano alcune grandi pietre e si
svolta verso destra iniziando a risalire una traccia, nel pendio erboso
sotto Cima Revelli, dove sono presenti diversi ometti e segni di vernice
rossa. Si segue la traccia continuando la risalita, che non presenta
eccessiva pendenza, che fa raggiungere un pianoro dove si trovano, sulla
desta, una grande dolina chiamata "Il Profondo" (m.2423) e sulla
sinistra monte Rotondo (m.2495); superata la dolina, il percorso
prosegue sempre lungo una traccia con ometti ed alcuni segni rossi fino
alla cima arrivando alla piccola croce sulla cima.
Il panorama è ampio e spiccano, tra gli altri, il vicino Pizzo
d'Ormea ed il Mongioie. Il ritorno avviene lungo il percorso
effettuato all'andata, con la possibilità di salire sul monte Rotondo
una volta termnata la parte di discesa dalla cima; è possibile passare
anche per Cima Revelli sia nel percorso di andata che in quello del
ritorno.
L'escursione
non comporta difficoltà tecniche ma, come sempre, serve attenzione ed
una buona scorta d'acqua specie nelle giornate più calde; si può contare
sulla vicinanza con il rifugio Mongioie, nella parte bassa del percorso,
dove è possibile pernottare ed effettuare un'altra escursione nella
bella Val Tanaro