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Anello
del Vallone degli Invincibili e monte Costaglione (m.2385) e Punta
Vergia (m.2327)
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Zona geografica Val Pellice | Dislivello 1500 m. |
Difficoltà EE | Tempo totale 7 ore circa |
Cartografia Fraternali n.7, Val Pellice | Traccia GPS, con passaggio al monte
Costigliole Traccia GPS, con passaggio a Punta Vergia |
Data 24/6/2023,
9/7/2023
Percorso stradale dall'uscita autostradale di
Pinerolo si seguono le indicazioni per il Colle del Sestriere e la Val
Pellice (SP161); si arriva a Villar Pellice dove si svolta per Borgata
Subiasco poco prima di entrare in Bobbio Pellice, in corrispondenza di
un ponte. Si sale per circa 3 km lungo una stretta strada superando le
borgate Meynet e Bessè, fino ad uno slargo dove si possono posteggiare
alcune auto e si trovano i pannelli indicatori del sentiero.
Itinerario dal posteggio (m.1030) si scende di pochi metri per iniziare a percorrere il sentiero con l'indicazione verso Barma d'Aut; il percorso si presenta subito molto suggestivo e si incontra un bel casolare, dopo il quale si percorrono alcuni tratti di lastricato in pietra ed addentrandosi sempre più all'interno del vallone. Sono presenti alcuni ruscelli dove, a tarda primavera, sono posizionati dei ponticelli per aiutare a passare i punti dove si trova maggiore portata d'acqua.
Si sale con la vista sul Monviso ed il Frioland e, nei periodi di maggiore fioritura, circondati dalla rigogliosa natura con particolare nota per i tanti rododendri che crescono in questa zona.
Superata quota m.1440, evidenziata su una roccia, si avvicina Barma d'Aut (m.1508) dove è possibile anche pernottare o acquistare ottimo formaggio, prodotto dai gestori della Barma; il paesaggio è notevole ed il sentiero si mantiene con pendenza regolare con pochi tratti pianeggianti, fino all'arrivo alla Barma, dove si trovano alcuni animali.
Dalla Barma la salita continua all'interno del vallone, seguendo il segnavia bianco e rosso ed incrociando altri ruscelli con ancora una ricca fioritura. Si arriva all'Alpe di Subiasco (m.1880) anch'esso gestito e con la presenza di un buon numero di animali da latte. Anche questo tratto di sentiero sale con pendenza regolare; l'ambiente è di grande bellezza ed è circondanto da belle vette.
Si supera l'Alpe avendo come riferimento il segnavia "bianco rosso" sempre con pendenza non eccessiva e si raggiunge un punto dove sono presenti due grandi ometti in pietra; si supera questo punto salendo ancora un poco prima di iniziare un traverso che porta verso la sterrata che sarà percorsa nella seconda parte di questo anello. Poco prima di arrivare alla sterrata si può notare una traccia che permette di arrivare a Colle Pejroun ed al Monte Costigliole. Dal colle si segue il segnavia "tacca gialla" fino all'anticima del Costigliole, che rappresenta la quota più elevata di questo percorso. Superato il Costigliole si arriva ad un colleto collegato alla sterrata poco distante.
Invece, proseguendo per il sentiero si arriva alla sterrata e si notano alcune indicazioni: si sale brevemente portandosi al colletto, sopra descritto, dove a sinistra rispetto al senso di salita si procede per il monte Costigliole. A destra del colletto, si continua seguendo alcune tracce "bianco rosso", non sempre evidenti, che portano versano l'ampio crinale di Punta Vergia (m.2327) sulla cui cima si trova un grande ometto di pietra. Da questo punto si scende verso Alpe Caugis (m.2014) con percorso libero o seguendo una traccia che permette di arrivare vicino ad Alpe Caugis. Accanto all'Alpe si scende ancora di pochi metri andando ad incrociare la sterrata in corrispondenza di un piccolo cartello che ne indica anche la quota (m.2014).
Adesso il percorso è lineare ed abbastanza lungo ma permette di ammirare il vallone da un'altra prospettiva e in un ambiente diverso rispetto a quello attraversato in salita; si giunge a Pra la Comba (m.1605) ed al Rifugio degli Invincibili (m.1356), con vista sul Monviso, dal quale si continua per circa 30' fino al punto iniziale.
E' un percorso molto bello in un ambiente altrettanto bello; non presenta difficoltà tecniche se non lungo la traccia verso Colle Pejroun e Monte Costigliole, e la successiva discesa verso Colle Chiout del Cavallo.
Il vallone è conosciuto come
"Vallone degli Invincibili" in quanto offrì, verso la fine del XVII
secolo, rifugio e protezione ad un manipolo di Invincibili Valdesi che
oppose resistenza alle truppe di Vittorio Amedeo II il quale, dopo la
revoca dell'editto di Nantes (1685) e spinto dallo zio Luigi XIV Re di
Francia, impose ai Valdesi l'abiura o l'esilio. (fonte notizia
ceraunavoltailbesse.it).
Inizio percorso |
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Grandi fioriture |
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Una delle passerelle |
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Barma d'Aut |
Frioland e Monviso |
Nel vallone |
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Alpe di Subiasco |
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Punta Vergia |
Rifugio Invincibili |
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