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Monte Tambura (m.1891)
Zona geografica Apuane | Dislivello 1350 m. |
Difficoltà EE | Tempo totale 7 ore circa |
Cartografia Parco Alpi Apuane (Multigraphic) |
Data 6/7/2024
Percorso stradale dall'uscita autostradale di Massa si
seguono le indicazioni per Resceto, località interna, fino ad arrivare
ad un posteggio posto all'inizio del tratto di sentiero
Itinerario dal posteggio si nota il cartello con indicazione del sentiero n.35 in direzione del rifugio Nello Conti; l'inizio di questa escursione coincide con un tratto della Via Vandelli, che unisce Massa con Modena. Dopo un breve tratto asfaltato che diventa ampio sterrato, si passa davanti ad una cappelletta ed una targa dedicata alle Donne massesi, per il loro duro lavoro nel trasportare le merci da una valle all'altra. A lato del sentiero si incontrano alcuni resti di antichi macchinari e si sale con passo e pendenza regolare fino ad un bivio dove con le indicazioni per Passo Tambura o Passo della Focolaccia; in questa occasione si è scelta la prima opzione, continuando lungo lo sterrato anzi il selciato vista la costante presenza di questo tipo di "pavimentazione", che ancora oggi si rivela utile e bene percorribile.
Si supera un piccolo ponte e si prosegue quasi sempre su selciato che, se percorso al mattino, risulta totalmente ombreggiato; questo tratto sale costante tornante dopo tornante. Si incrocia la deviazione per il sentiero 163, definito per esperti, che si tralascia proseguendo fino all'incrocio che permette di arrivare al rifugio Nello Conti, raggiungibile in pochi minuti, o continuare verso il Passo Tambura (m.1622). Si può prima raggiungere il rifugio e quindi tornare indietro per raggiungere il passo dove inizia il sentiero num.148 di cresta, con il quale si raggiunge la vetta del monte Tambura (m.1890), contemporaneamente lasciando la Via Vandelli che prosegue in altra direzione. Questo tratto va affrontato con la dovuta attenzione in quanto presenta alcuni tratti esposti, aumentando la difficoltà se fossero umidi o molto bagnati.
Dalla cima il panorama è grandioso e l'ambiente circostante merita di essere ammirato con la dovuta calma, prima di riprendere il cammino.
Si può tornare a Resceto ripercorrendo il tratto dell'andata oppure
proseguire lungo la cresta della cima, verso il Passo Focolaccia
(m.1642); il tratto è molto panoramico e suggestivo, ma anche questa
parte va effettuata con molta attenzione per la presenza di punti con
esposizione.
Lungo la cresta si notano alcuni segnavia con il numero 1000: si
riferiscono al sentiero CAI num.1000 denominato "Sentiero dei Meno Mille", che è un sentiero
speleologico bene descritto nel relativo sito.
Al termine del tratto di cresta si arriva in una cava e si prosegue scendendo lungo il sentiero num.166; si passa accanto al bivacco Aronte, continuando sulla strada marmifera sempre con le indicazioni del sentiero num.166. Una volta lasciata la strada marmifera, il sentiero scende più ripidamente ed alcuni tratti sono su lastre di pietra dove serve attenzione perché non presentano molti punti agevoli per gli appoggi.
Alla fine di questa parte si torna al tratto percorso all'andata, poco distante dal ponte; Resceto non è molto distante e si può scendere la parte finale sapendo di avere effettuato una bella escursione.
L'anello descritto può essere percorso effettuando prima il Passo della Focalaccia per scendere dal Passo della Tambura, in modo da avere la parte più ripida e su lastre di pietra in salita.
Verso Passo Tambura |
Vetta del Tambura |
Cresta verso Focolaccia |
|
Bivacco Aronte |
Cresta percorsa |
Discesa da marmifera |
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