Date 9/9/2012
Itinerario
si raggiunge
Selva di Val Gardena, dal cui centro si segue
l'indicazione per località Daunei fino ad arrivare in pochi
minuti al punto dove si trova la Pensione Danieli (m.1700
circa); da qui in avanti si può posteggiare lungo la strada,
oppure proseguire alcune curve per arrivare ad un posteggio
incustodito. Un'alternativa è posteggiare a Santa Cristina
presso la partenza della funivia che porta a Col Raiser.
Percorso
dal posteggio di Selva di Val Gardena si inizia a percorrere
il sentiero 3, non ripido ed all'interno di un bel bosco che
in circa 35' permette di raggiungere il rifugio Juac
(m.1909) da dove si ha una bella vista su Sassolungo e
Sassopiatto. Lasciato questo bel punto di osservazione si
continua lungo un largo sentiero per altri 40' arrivando al
rifugio Firenze (m.2040) che è punto di incontro di diversi
sentieri. Se invece si parte dalla funivia di Santa
Cristina, si percorre il sentiero 1 che in circa 1h30' porta
al rifugio Firenze con percorso che sale regolare ed in
buona parte all'interno di un bosco..
Dal rifugio Firenze si segue il sentiero che passa accanto e
si inizia a percorrere il fondo del vallone seguendo, in
questa prima parte, il segnavia dei sentieri 2 e 3. Si
procede con pendenza regolare e mai eccessiva fino al punto
dove si incontra una successiva indicazione per il rif.Puez
(sentiero 2) che si tralascia per proseguire, invece, sulla
sinistra rispetto al senso di marcia per arrivare alla
Forcella de la Roa (2h30' dal rif.Firenze); qui si traversa
lungo un ghiaione per arrivare all'inizio del tratto
attrezzato che tra roccette e scale porta a risalire un bel
percorso all'interno di una non stretta gola. All'uscita si
prosegue per arrivare in pochi minuti a Forcella Nives
(m.2740 circa) dove il panorama si allarga; si continua per
circa 30' fino a raggiungere la cima del Piz Duleda, dove si
può ammirare un panorama vasto e bello.
Per il ritorno si scende tornando alla forcella dalla quale
si è appena saliti, e si prosegue raggiungendo prima un
vasto pianoro per successivamente iniziare la discesa che
riporta al vallone percorso all'inizio; lungo questo tratto
dove si perde quota ma non in modo ripido, si incontrano
alcuni tratti dove è presente un cavo che aiuta specialmente
se il fondo risultasse bagnato. Dopo alcuni tratti dove si
scende, si procede verso un colletto traversando una parte
leggermente pietrosa; dal colletto si scende per brevi
tornanti fino al fondo del vallone per fare ritorno al rif.
Firenze, in tutto il tratto di ritorno si percorre in poco
più di due ore.
E' un escursipne
che può essere fatta escludendo il tratto attrezzato, che
tuttavia non presenta punti esposti ma in ogni caso richiede
attenzione.
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