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L'arrivo in
Tanzania
Date 19 e 20/8/2014 Si parte !!! Da Genova a Milano
Malpensa in auto a metà pomeriggio del 19 agosto; con Stelvio
iniziamo l'avventura ed arrivati in aereoporto con buon
anticipo abbiamo il tempo per mangiare prima di metterci in
attesa dell'imbarco e prendere il volo che in poco meno di
sette ore ci porterà ad Addis Abeba; in Etiopia arriviamo al
mattino e ci mettiamo in attesa del successivo volo.
Nell'attesa si iniziano a vedere altre persone che faranno il
nostro stesso itinerario e con identiche speranze: zaini ed
abbigliamento fanno capire dove andranno. Altre due ore e
mezza di volo per arrivare in Tanzania, all'aereoporto di
Kilimanjaro: il nome aiuta nel sentire l'atmosfera del
trekking; all'arrivo occorre compilare due moduli con diversi
dati, compresi quelli su possibili malattie e viene
controllato il libretto delle vaccinazioni, in particolare se
è stata fatta quella per la febbre gialla. Nelle settimane
precedenti al nostro arrivo aveva iniziato a diffondersi in
alcuni stati dell'Africa il virus dell'ebola e si capisce il
motivo di ulteriore attenzione anche per le vaccinazioni.
L'aereoporto non è molto grande ma pulito ed ordinato; dopo il
ritiro dei bagagli restiamo in attesa della persona che verrà
a prenderci per portarci al lodge della Kili Expedition.
Aspettiamo poco più di quanto pensassimo, ma avremo il tempo
per fare tutto e con grande soddisfazione. Il tragitto in auto (la guida è
all'inglese, a destra) dura circa due ore ed abbiamo la
possibilità di iniziare a vedere un pò del vasto paesaggio; la
strada è un lunghissimo rettilineo accanto alla quale si
trovano case, posti dove si vendono bevande, botteghe di vario
genere, campi di mais. Si vedono tanti studenti con la divisa
della scuola, che tornano a piedi a casa dopo la giornata di
studio. Ed ecco l'incontro con Faustin Meela,
il direttore dell'agenzia, che ci accoglie con grande simpatia
e cortesia e con lui facciamo una breve sosta ad un bar
iniziando a fare conoscenza prima di ripartire verso il lodge.
Vediamo altre coltivazioni di mais e banane, prima di lasciare
la strada asfaltata e immetterci in uno sterrato dove l'auto
ha diversi sobbalzi ma il percorso è breve ed arriviamo al
lodge dove sistemiamo lo zaino ed il borsone. E' una bella
struttura con molto verde e spazio per potere stare in relax e
tranquillità, e dopo tante ore di viaggio è quello che ci
vuole. Sistemiamo lo zaino e borsone con quanto servirà nei giorni successivi, lasciando alcune cose dell'abbigliamento in camera perché non serviranno durante il trekking; subito dopo si va a fare una brevissima passeggiata poco sopra alla struttura potendo vedere il monte che nei prossimi giorni sarà spesso davanti agli occhi. Sentiamo per la prima volta la parola "pole" (lento, adagio) che ci accompagnerà per tutti i prossimi giorni; impariamo anche karibu, che significa benvenuto o grazie a seconda della circostanza. Aspettavamo l'arrivo del gruppo di Brescia ma li incontreremo il mattino successivo e dopo la cena andiamo subito a dormire: sono state ventiquattro ore piene con il viaggio, ed il riposo è necessario per iniziare bene il trekking. Giorno successivoInizio |
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